barcellona

Itinerario in van: Barcellona

Alla scoperta di Barcellona, itinerario di 5 giorni

Giorni: 5
Km: 1075
Tappe: Carcassonne – Cadaques – Barcellona – Lloret de mar.
 

State cercando ispirazione per i prossimi viaggi?! Allora quest’articolo fà al caso vostro!

Lo scorso 27 dicembre, prima che il mondo si fermasse, decidiamo di passare le vacanze di Natale ovviamente: viaggiando 🙂  

Scegliamo una meta abbastanza vicina e con un clima più mite del nostro, si va in Spagna, itinerario: Barcellona, dal momento che è una città che ha tantissimo da offrire su ogni aspetto, invece per il ritorno abbiamo pensato di visitare delle deliziose cittadine francesi, dove in ogni caso non mancherà l’arte e la magia, fino ad arrivare al Parco Nazionale dei Calanchi, un meraviglioso scenario selvaggio… ma di questo ne parleremo nel prossimo articolo!

Into the story...

Siamo partiti dal Piemonte, e come sempre, abbiamo suddiviso il viaggio in diverse tappe, in tal modo si possono affrontare lunghi viaggi senza far pesare le ore di guida! 

Noi siamo attrezzati con un Opel Vivaro camperizzato, il nostro amico con Volkswagen T5. 

Come già detto in precedenza, decidiamo di passare i primi giorni in Spagna, piccola tappa di passaggio a Carcassonne , in seguito Cadaquès, Barcellona e Lloret de mar , al ritorno girovagheremo in Francia.

Topivan

Day - 1

                            Il giorno della partenza!!

Si marcia per qualche ora, fino ad arrivare in un’area di sosta attrezzata vicino a Montpellier, tavolini spaziosi e bagni gratuiti puliti, è perfetta per un break veloce! 

Fuori i fornelli e si cucina un’ottima pasta! Dedichiamo una visita a Carcassonne, come immaginavamo, sotto le feste è ancora più magica! Qui passeremo la nostra prima notte.

Troviamo dei parcheggi gratuiti vicino al centro sportivo, sarà li che sosteremo per la notte. 

📌Carcassonne

Borgo medievale, situato in una posizione strategica, fu un importante presidio militare!  
 
Passeggiamo sulla cinta muraria lunga 3km, con ben 52 torri e la storia sembra arrivarci in faccia: ci riporta ai tempi dei cavalieri e delle donzelle, e rimango affascinata dal castello Comtal con le sue torri a punta, sembra quello della Disney!!
 
 
 

Passeggiamo per le vie tortuose, piene di locali molto carini, finchè il bisogno ci chiama…così che andiam cercando dei bagni pubblici…dopo poco li troviamo, ma non notiamo un fattore molto importante: toilette autopulenti!

In pratica, all’interno ogni cosa è in acciaio, e all’esterno è presente un piccolo semaforo. Una volta usciti, la luce diventa arancione, alla chiusura della porta scatta il rosso e bisogna dare tempo all’autolavaggio, aspettare finchè la luce torna ad essere verde, ma presi dalla fretta Fede e il nostro compagno di viaggio sono entrambi entrati con la luce arancione, rimanendo bloccati all’interno durante la fase di igenizzazione! 

Anche loro sono stati autopuliti, uscendo bagnati! 

Non male per essere dicembre!

Da vedere la cattedrale di Saint Nazaire, di archittettura gotica-romanica.
Si termina la serata al ristorante Saint jean assaggiando la specialià del posto: la Cassoulet: una zuppa sostanziosa che veniva preparata per nutrire l’esercito, composta  da legumi e diversi tipi di carne, a seconda della regione viene servita con qualche variante, nella nostra vi era salsiccia, coscia d’ anatra e maiale.

Day - 2

Proseguiamo il tragitto autostradale che costeggia il mediterraneo e arriviamo al confine tra Francia e Spagna, La Jonquera, dove troviamo un sacco di negozi, ampi parcheggi per i camion e nightclub!

Entriamo in un market a curiosare, sembra di essere nell’essicatoio di una macelleria! 

Prosciutti interi di tutti i tipi e, non solo, ci si trova di tutto, compriamo quindi degli affettati, salviette e roba varia di routine. Infine dello scatolame spagnolo, il polpo in scatola della PayPay è una vera bomba! Peccato che da noi non si trovi… ma al ritorno faremo scorte!

📌Cadaques

Prima tappa in Spagna: Cadaques, una piccola visita a questo bellissimo borgo di mare della catalogna, dove Dalì visse e dipinse per degli anni!
Attraversiamo il paese con il van, ammiriamo le casette bianche, le baie con le barche ormeggiate e veniamo subito rapiti dall’atmosfera! 

Scopriamo una pittoresca caletta, dove pranziamo in riva al mare, ascoltando piacevolmente un gipsy come noi suonare l‘hand drum. Mi sento catapultare in un’altra dimensione dove regna solo il relax
Tuttavia, dobbiamo alzarci e riprendere il cammino… 
 

📌Barcellona

Trascorse due ore di viaggio, arriviamo finalmente nella capitale della Catalogna: Barcellona. 
 
Preventivamente abbiamo cercato un posto dove passare la notte con il van!
 
Parcheggiare in centro, oltre ad essere poco raccomandabile è quasi impossibile! 
 
Invece sono innumerevoli i parcheggi coperti a pagamento, noi abbiamo trovato il parking la Princesa nel barrio gotico.
 
Ingresso molto stretto, riservato ai veicoli sotto i 2m, sia noi con un Opel Vivaro che il nostro amico con il T5 siamo fortunatamente riusciti ad entrarci!
 
Costo di una ventina di euro al giorno e per di più provvisto di servizi igenici! Siamo riusciti a prenotarlo rapidamente sull’ app El Parking.
D’obbligo il primo giretto serale nella Rambla, il viale alberato che parte dalla Plaça de Catalunya fino al monumento di Colombo! 

La via più frequentata in assoluto di Barcellona, un flusso di persone, turisti, artisti di strada, musica, il tutto senza riposo, a qualunque ora del giorno vi è un via vai di persone.

Noi siamo andati a mangiare le prime Tapas da PaTapas, dove vi era una bella scelta di piattini che abbiamo abbinato ad un’ottima cerveza.

La birra è molto economica al contrario del cibo che si fa strapagare, un pò dappertutto!

Il prossimo locale dove decidiamo di fermarci è il bar Pastis, a due passi dalla Ramblas! Un bar storico, piccolo e buio, lo definerei più un pub, ci ha accolto con la musica di Edit Piaf, sembra davvero di stare in un’altra epoca, un bicchiere di pastis è d’obbligo! 

Ci dimentichiamo per un attimo del caos all’ esterno… unica pecca la blatta che zampettava sul tavolo, ma noi siamo wild non ci scandalizziamo!

Rimanendo in tema di bar caratteristici, non possiamo farci mancare la Casa del Molinero , dove beviamo il famoso leche de pantera che sarebbe un liquore al latte buonissimo!!!

Se siete già stati a Barcellona e siete fan della movida allora conoscerete l’Apolo la discoteca storica insieme al Razmatazz.

Io non c’ero mai stata e quindi si va vedere che serata musicale offre.

Musica elettronica, che per gusti personali non fa impazzire nessuno di noi, ma in ogni caso vogliamo goderci la serata e si balla comunque!!!

Quando siamo usciti di lì saranno state le 4 del mattino e, oltre ai mossos d’esquadra che prendevano a manganellate dei tizi un pò troppo allegri, troviamo anche venditori abusivi di birre!!!

Non potevo credere ai miei occhi, le tiravano fuori da un tombino! Va a sapere se per tenerle in fresco o aggirare i mossos, che come dicevo non sembravano essere troppo amichevoli.

Day - 3

Alla scoperta dell’arte e dell’architettura di Barcellona
Dove cominciare? Noi iniziamo dalla Sagrada Familia.

Decidiamo di percorrere il tragitto a piedi cosi da goderci appieno la città. Dal Barrio Gotico abbiamo impiegato una mezz’oretta ma ne è valsa la pena!

Lungo la strada ci siamo imbattuti nell’ Arco di Trionfo di Barcellona  che si trova all’incrocio tra il Passeig de Lluís Companys e il Passeig de Sant Joan. 

Alla vista della Sagrada mi sono emozionata, è davvero così maestosa come me l’avevano descritta!

Evidente lo stacco dalla parte iniziata da Gaudì,  artista indiscusso e padre delle più magnifiche opere di Barcellona e la parte rimasta incompleta, ancora in costruzione (prevedono di terminarla nel 2026, quando ricorrerà il centenario della morte di Gaudì!).

Per visitarla, consiglio l’acquisto dei biglietti online, oltre ad un piccolo sconto vi è anche il salto della coda, che è fondamentale dal momento che come potrete immaginare la coda è sempre immensa. Inoltre sempre online vendono pacchetti combinati con le diverse attrazioni presenti in città, molto interessanti!

Dopo l’immensa vista della Sagrada, procediamo il cammino alla vicina Casa Milà o Pedreira.

Mai visto un appartamento del genere, ma d’altronde l’estro e la creatività non son da tutti!

Opera criticata e schernita nel passato per la sua forma originale è oggi patrimonio UNESCO e un importante fondazione per la cultura.

casa mila

Successivamente visitiamo Casa Batllò, nello stile modernista che caratterizza l’autore, è considerata una delle sue opere più originali.

Impossibile non cedere al fascino di  questa casa, costruita a tema Sant Jordi,  “l’uccisore di draghi,” patrono della città, la facciata stuzzica la fantasia.

E’ rivestita da mosaici che ricordano le squame dei pesci, ossa in pietra arenaria che potrebbero essere la spina dorsale di una creatura mitologica, e la torre con una croce sul tetto che farebbe riferimento alla spada di San Giorgio.

 Dalle parole di Gaudi:

«Spariranno gli angoli e la materia si manifesterà abbondantemente nelle sue rotondità astrali: il sole vi penetrerà per i quattro lati e sarà come un’immagine del paradiso. Si potrà trar partito dai contrasti e così il mio palazzo sarà più luminoso della luce»

Dopo questa giornata di cultura ci coccoliamo in Pulperia.

Difatti a Barcellona esistono locali dove si può mangiare polpo fresco cucinato in diversi modi: polpo alla plancha, alla gallega e a la feira.

Vi è la possibilità di prendere la porzione piccola o grande dai 7 ai 13 euro circa.

Si va quindi di tapas per poi continuare il nostro giro per la città, dove sono innumerevoli i cartelli che offrono sangria e paella ad un prezzo scontato. Perche non approfittarsene?! 

Passeggiando per la ramblas scopriamo un localino carino il Berimbao dove beviamo un ottima Cahipirinia ascoltando musica dal vivo, consigliato!

In seguito ne vedremo delle belle!

Usciamo dal locale e veniamo assaliti da un ragazzo esuberante che ci incita ad entrare nel bar di fronte, con entusiasmo, per bere una tequila insieme ai suoi nuovi amici!

Presi dalla goliardia della situazione si va a bere. Si paga un giro di tequila a testa e, quando, ci si presenta davanti il conto, il ragazzo si dissocia ed esce dal locale, ed ecco che tocca a noi!

Ci siamo imbattuti in un buttadentro, cè nè sono molteplici a Barcellona, e nella grandi città, il loro compito è far su clientela, guadagnandosi una percentuale o bevute gratis, in questo caso scroccando pure a noi!

Day - 4

Alla scoperta dell’arte e dell’architettura di Barcellona – Parte seconda

Un pò scarichi di energie, stavolta decidiamo di muoverci alla scoperta di Barcellona con i tram e la metro, dobbiamo raggiungere il Parc Güell; la fermata più vicina al quartiere Gracia è Lesseps, dove ci aspetta ancora una bella salita! Arriviamo dunque sulla collina El Camel dove troviamo il parco.

Dinanzi a noi l’ingresso principale, quello sud, caratterizzato da due case in mosaico, molto fiabescheprogettate per essere le stanze del custode del parco.

Quest’immenso giardino pubblico è pieno di sentieri e salite: per questo è consigliato indossare scarpe comode, all’interno vi sono gli edifici un tempo destinati dall’ architetto ad appartamenti, ma l’idea crollò dopo poco, comunque lui visse per alcuni anni lì e quella che fù la sua casa è oggi adibita a museo.

Questo parco ha tanto da offrire e lo vedrete con i vostri occhi, la parte monumentale purtroppo dopo il 2013 è divenuta anch’essa schiava del business e quindi a pagamento!

Lo stile eccentrico che caratterizza la città si può trovare qui in diverse forme, vi sono difatti sculture di animali per il parco decorate con mosaici di pietre e vetro, la tecnica si chiama Trecadìs ed è molto usata da Gaudì; incontriamo diversi artisti di strada che ci portano in un carnevale di colori e musica.

Ci spostiamo con la metro appena fuori dal centro, sulla Collina di Montjuic, per vedere la Plaza de España.

Costruita nel 1929 per l’esposizione universale, è una delle più grandi della Spagna; nel centro della piazza si trova un’enorme fontana monumentale d’ispirazione classica.

Saliamo la scalinata fino al Palau National per godere di un ottima vista della città. Noi abbiamo fatto ancora un giro al centro commerciale Las Arenas (una vecchia arena da corrida riutilizzata in ambito commerciale), ha una terrazza che offre anch’ essa una bella vista sulla città.

Ultima tappa che ci riserviamo è un giro al mercato della Boqueria, un luogo che ha da subito stuzzicato la nostra curiosità!

Difatti è il più grande mercato della Catalogna, esistente da 180 anni, si trova sulla Rambla, circa a metà, al numero 91; il mercato è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 20, esclusa la domenica!

L’entrata si riconosce dal via vai di persone, ed ecco che siamo subito catapultati in mezzo a profumi, colori, frastuono.

Vi sono bancherelle di mercanti di tutto il paese che offrono le loro specialità, frutta e verdura esotica, merce proveniente da diverse parti del mondo e non solo, ci sono anche eccellenze culinarie, quali ostriche e il famoso prosciutto crudo pata negra! 

Noi abbiamo assaggiato qualche piattino negli stand, ma vi è la possibilità di mangiare nei diversi ristoranti presenti, alcuni d’elitè, altri più spartani!

In questo link potete trovare la mappa con tutte le bancarelle nello specifico! PS. Ricordatevi che essendo un posto pieno di turisti è frequentato da ladri e borseggiatori.

Day - 5

Il giorno di Capodanno!!
Barcellona ha ancora tanto da offrire ma per trascorrere l’ultimo dell’anno, decidiamo di spostarci a Lloret de mar, meta sempre cara alla movida, ma meno affollata della precedente.
 
Inoltre, ricordiamoci che noi stiamo viaggiando con un van e anche le cose più basilari, come farsi una doccia, diventano un problema in piena città. 
  

📌Lloret de Mar

Lloret de mar non dorme mai!

E così credevamo pure noi, invece anche la destinazione tra le più ambite della Costa Brava, in inverno si gode la pace o la crisi.

Siamo al 31 dicembre e ci si aspetta di trovare festa in una città come Lloret de Mar che è sempre stata emblema della movida, invece troviamo poche persone, tanti locali chiusi per la stagione o addirittura definitivamente.

Siamo ripagati dalla vista, è sempre un bella cittadina di mare e riusciamo a dormire comodamente con il Van nei parcheggi fronte spiaggia. 

 

Se vi piace camminare potete percorrere uno dei vari Caminos de Ronda, gli itinerari che vi permettono di scoprire angoli del litorale e della costa che vi lasceranno senza fiato!

Consiglio una visita alla statua della Donna Marinera, un monumento realizzato in onore alle donne che guardano il mare all’orizzonte per scorgere le navi ove sono imbarcati i mariti ed i compagni.

La leggenda narra che chi visita questo monumento e assume la stessa posizione di questa venere e contemporaneamente le tocca il piede, vedrà i propri desideri realizzati.

La rocca su cui è realizzata separa la spiaggia di Lloret da quella di Fenals.

Giretto nelle strette viuzze del centro, dove troviamo diversi negozietti carini a basso costo!

Interessante la chiesa di Saint Romà, uno degli edifici più rappresentativi della città, in stile gotico, arricchita da decorazioni d’arte modernista. 

Chiesa Saint Romà
Chiesa Saint Romà

Siamo al crepuscolo e l’anno nuovo si avvicina, cerchiamo il primo locale dove passare la serata.

E ora di cena: che entrino le Tapas! Ne troviamo tantissime da El Dragon, locale a conduzione famigliare, prezzi sulla media ma cibo buono, che ricorda quello di casa. 

Ci spostiamo in un locale sulla costa per bere una cahipirinia da 1 litro nell’ attesa della mezzanotte, la musica non è delle migliori; commerciale e francese, ma resistiamo aspettando il conto alla rovescia; noi avevamo già comprato i chicchi d’uva, il portafortuna che si usa da questa parti, ma a quanto pare non ha funzionato!  Maledetto 2020!

La serata si fa più divertente al Gerry’s pub che ci ha aperto le porte per la mezza, veniamo accolti da un uomo nero ben vestito, stile anni ’30, al banco tre giovani ragazze tra cui una italiana come noi!

Bella musica, bel locale, fornito di calcio balilla, biliardo e sala esterna, non ci sembrava vero!

Al nostro amico, viene servito un gin al sapore di Big Bubble, il Nordis, non prendetelo! Neanche se a consigliarvelo è una bella barista bionda!

Si va così di risate fino a quando abbandoniamo il pub per arrivare alla sala giochi, dove ci aspetta la mitica ruota del criceto! Fatevi avanti! 

Così termina la nostra prima parte di vacanza con itinerario Barcellona, al ritorno visiteremo tante belle città in Francia, ricche d’arte, chi sarà l’artista che incontreremo questa volta?! Ne parleremo nel prossimo articolo!

                                                                                       Lacio Drom

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